Evoluzione del pg - poteri

▪ aspetto fisico: Ha sempre lo stesso aspetto magro e sottile del ragazzino che era da vivo. E' morto poco prima di compiere 18 anni, ma ne dimostrava una quindicina a causa di una malattia che da piccolo aveva smesso di farlo crescere... Ah, ironia. Ora non crescerà mai più, ma manterrà in eterno quel suo aspetto da ragazzino bianco e cadaverico, dagli arti sottili e infantili, ma con un accenno di crescita. Un ragazzo, quasi, nel passaggio da bambino ad adulto, cresciuto in altezza ed appena di petto, ma ancora con arti e viso infantile, la figura longilinea e minuta. I capelli, candidi dalla nascita, si sono ulteriormente schiariti, divendendo così chiari e luminosi da sembrare trasparenti in alcuni punti, ma con cangianti riflessi azzurrognoli. La pelle è uniformemente color gesso, esculdendo però le occhiaie profonde e quasi nere, e la sottile pelle delle palpebre grigio scuro, insieme alla carne più estrema delle dita, la carne "morta" per i vivi. Le labbra sono livide, violacee, ma dalla splendida e definita forma. Sui polsi, sul collo, sulle palbebre e su vari punti casuali ha un reticolo di vene bluacee sottopelle ben visibili, inquietanti e morte, gelide. E grandi, incorniciati da lunghe e folte ciglia bianco-trasfarenti, al centro del viso ha due occhi rossi, dall'iride vermiglia, rosso accesso, liquida, come fuoco e sangue mischiati insieme, dai riflessi di oro caldo e intenso. Sono intensissimi e ribollenti, in contrasto sul volto bianco, come unica nota di colore vero su quel foglio bianco di corpo, elastico già in vita ma ora capace di balzi e salti disumani, senza il minimo dolore o scricchiolio,. rapido e letale come una serpe.
Tutto il suo corpo, tranne il viso, è percorso da numerose e spesse cicatrici color grigio scuro, spesse ed in rilievo, lasciatili da Kyriel prima di ucciderlo, con una delle sue maledizioni ed i suoi rovi. Quando evoca Algebal il suo aspetto fisico cambia lievemente: tutto il corpo viene circondato da un'aura color bianco-argento incredibilmente luminosa e pura, fredda e tagliente, molto intensa. Sul suo corpo non ci sono più ombre, perché lui stesso produce luce ed i suoi occhi diventano uno specchio d'argento, con l'iride priva di pupilla che riflette letteralmente come uno specchio tutto ciò che ha davanti. Questo sguardo è molto inquietante ed unico, inespressivo ed inumano, e rende la sua intera figura, lui da solo, inquietante e spettrale.

▪ descrizione psicologica: Ciò che Kai fu, ora non lo è più. E' arrabbiato. gelido, ferito. Non è più il bambino buono, dolce e altruista che era in vita. Una volta, lui si buttava per preservare la vita. Ora... Lui invidia la vita, e la detesta insieme. La anela, e la ama. Si può infuriare, perchè in realtà dentro di sé è terrorizzato. Ed esplode, di cieca furia omicida. Respira, ansima, cercando di riempirsi, ma non potrà mai colmare quel vuoto che ha dentro. Non più... Se avesse i suoi ricordi odierebbe il suo creatore e assassino. Ed invece è sull'orlo di un baratro. Dipendente da Kyriel, i suoi ricordi sono confusi. Non sa come è morto, Kyriel è il suo maestro e padrone, la sua guida e unico punto fermo. Dire che gli sia stata cancellata la memoria è inesatto... In un foglio bianco, ogni tanto come imperfezioni spuntavo vecchie sensazioni e ricordi. Volti, colori. Sensazioni perdute... Li teme e li anela insieme. Vorrebbe sentirsi di nuovo vivo. E quel vuoto, enorme vuoto che ha detro... Gli manca la sua anima. Senza di esso è perduto. Non è folle, è solo instabile, ed enormemente fragile... Lunatico, la sua personalità è ora composta da milioni di facce e sfaccettature differenti, cangianti, mutevoli... Cambia come cambia la direzione del vento. basta la vista di una cosa, un suono, un profumo, per agitare i cocci di ciò che era dentro al suo cuore e alla sua mente. Freme come una foglia al vento, prigioniero del destino, incatenato da catene di potere più forti di lui. Un bozzolo di potenziale tenuto al guinzaglio. E' un foglio bianco, e Kyriel tirne in mano il pennello intinto nel sangue. Perchè basta una spintarella, e Kai precipierà nell'oscurità, senza ritorno. Le sue mani si tingeranno di sangue, e ciò che era non ritornerà mai più. E' un bambino spaventato, disorientato... Spezzato... Una marionetta in mano ad un folle angelo oscuro. E di fronte a lui... E? un burattino spaventato. Adorante, timoroso, insicuro... Ma adorante del mondo, punto fermo, della realtà neonata che sta scoprendo.

▪ storia: Kai era umano. Era un ragazzo umano mal cresciuto, buono e luminoso come una stella. Era coraggioso, si batteva per ciò che riteneva giusto, credendo nella sacralità della vita. Sapeva che il mondo era crudele, ma come è stato ucciso... Kyriel l'ha trascinato, debole e malato, nel suo rifugio, innalzandolo su una croce d'oscurità e uccidendolo. La cattedrale sarebbe diventata la sua tomba, se il negromante non avesse deciso di farne il suo alfiere. Kai infatti era il contenitore di un'anima divina, che nulla aveva a che fare con il suo ego. Algebal, era il nome del glorioso angelo che viveva nel suo corpo vivente. Era uno degli angeli più splendenti e gloriosi del cielo, ma aveva peccato, ed era stato condannato a soffrire in corpi umani, ed a morire giovane e nella tragedia portandosi dietro i ragazzi con cui aveva condiviso il corpo. E Kyriel, sapendolo e cercando l'immensa potenza di quell'angelo, l'aveva spinto sull'orlo della pazzia, finché l'angelo stesso, in uno scoppio di potere, non aveva ucciso l'angelo nero, ridotto in polvere la cattedrale ove era imprigionato e spezzato il sigillo che lo imprigionava e che aveva passivamente accettato, come punizione per i suoi errori. Lo sforzo aveva ucciso Kai, che aveva provato impotente il terrore della morte.
Ora Kyriel, rinato per la tredicesima volta, gli ha infuso nuova vita. [Tuttavia Kai non ricorda nulla di Algebal, né di come è morto di preciso. Crede a ciò che gli ha raccontato Kyriel, ma a sprazzi ricordi di vita gli trapano la mente fresca e ormai eterna. Il potere di Algebal, scoppiato nelle sue membra come mai era accaduto prima per altri contenitori prima di lui, conferisce al corpo del nonmorto poteri inaspettati e mal controlabili. Kyriel ìne è il manipolatore, e Kai è a lui succube. Apparentemente per l'eternità.] [PARTE TAGLIATA]
Ha fatto di lui il suo alfiere, sfruttando quel piccolo corpo carico di potenziale per farne un mostro a lui succube e fedele: Kai lo adora e si farebbe letteralmente uccidere di nuovo, per lui. I suoi obiettivi coincidono con quelli del maestro, si fida ciecamente di lui e risulta un ottimo alleato. Kai è stato plasmato per diventare perfetto per gli scopi di Kyriel: e così è, se non fosse per due fattori. L'eccesso di potere, che fa degenerare quel corpo e lo rende un pericolo per sé e per gli altri (Kai è un esperimento, e nel corso del tempo muta, degenera o evolve, con fattori sia positivi che negativi) e Nicole, la nonmorta che ha scelto, malauguratamente per Kyriel, come compagna della vita. Lei è la voce contraria al regime dell'angelo nero, la ribelle innamorata, ricambiata con altrettanto trasporto, dall'instabile Kai, che odia Kyriel, le sue idee, la sua razza ed i suoi obiettivi.

nera camicia: si tratta di energia della stessa composizione delle bolle che si solidifica in spessi lacci nero pece indistruttibili se non da una magia o scomposti da un alchimista, che come nastri si legano intorno ai polsi ed alle mani di Kai, che può muoverli come gli pare. Hanno la lunghezza di nove metri e sembrano nastri di seta nera, se non fosse per il particolare che, come i residui e le bolle, corrodono quello che toccano, ma solo se Kai vuole. Possono semplicemente diventare dei nastri molto rapidi e resistenti, esattamente come la "camicia di forza" che aveva in vita.

rigenerazione corporea: Ogni ferita inferta a Kai si rigenera in poche ore a ritmo incredibilmente accelerato (passiva e si attiva a discussione terminata dopo 4 turni). In un giorno si richiude completamente, e il giorno dopo è rimasto solo un alone grigio come una cicatrice sul punto colpito. Dopo due giorni la pelle è nuovamente bianca e intatta, a meno che non sia stato ferito da un'arma sacra o pensata per la carne immortale. In quel caso i ritmi di rigenerazione sono più simili a quelli umani anche se lievemente più rapidi, e gli resterà in ricordo una cicatrice grigia.
I suoi poteri curativi derivano dal sangue nero che lo tiene in vita: se un altro nonmorto beve il suo sangue questo rigenererà anche lui, mentre risulta mortale per qualsiasi altra creatura. Il sangue è cosciente, in qualche misura, come un organismo parassita che vuole il suo tributo di sangue. Riconosce un corpo di nonmorto, anche se rinato con tecniche differenti, come organismo simile e compatibile ma una volta bevuto resta in circolo, risultando spesso difficile da espellere. A seconda dei casi potrebbe crescere in maniera esponenziale, proteggendo e curando il nuovo organismo ma distruggendo le difese precedenti e sostituendosi ad esse, come un parassita. Ogni caso è differente in tempi, modi ed effetti (a discrezione naturalmente del giocatore avversario, gli effetti specifici nel tempo e nei modi dipendono da lui).
Il sangue nero comunque richiede un prezzo, e quel prezzo è un bisogno di nutrimento. Dopo il primo anno dall'ingerimento, dove il sangue nero cresce e va avanti secondo potere proprio, questo potere inizia ad esaurirsi. Per un paio di mesi prima degli attacchi di fame le capacità rigenerative saranno più lente e deboli, l'intero organismo stanco e spossato fino all'avvento della fame. Il sangue chiede carne umana, ancora calda, dal corpo ospite per rigenerarsi. Da lì trae il suo potere ed ogni volta che ci si nutre per le sei ore successive le capacità rigenerative raddoppiano di velocità (invece che iniziare al quarto turno iniziano al secondo e il tutto guarisce più in fretta) insieme alla forza, ma anche all'aggressività. Dopo sei ore questi effetti calano, ma più si mangia e più il corpo ospite proverà piacere a mangiare. Risulta un vero piacere fisico, quasi come il sesso (reso possibile dopo il primo anno, quando il sangue nero può potenzialmente passare in un altro corpo nonmorto e colonizzarlo. Può entrare in un altro corpo sia tramite il sesso sia tramite l'ingerimento, anche se nel primo caso è meno diretto ed inefficace a meno che non si tratti di un altro nonmorto) e rischia la dipendenza più che fisica mentale. (la velocità di rigenerazione non è relativa a quanta carne si ingerisce, superato un limite il nonmorto non può più ingerire nulla a meno di non voler rigettare il tutto, ed ha reazioni emotive molto forti, dofferenti a seconda dei soggetti)

ricordo dell'angelo: Avviene quando Kai assorbe una discreta quantità di energia, visto che l'uso prolungato di questa abilità lo prosciugherebbe completamente, uccidendolo. Non può mantenerla a lungo per questo motivo (max sei turni e una volta per discussione) perché il potere puro di Algebal, oltre a stancarlo molto, corrode la sua energia oscura e dopo un po' di tempo, rischia di corrodergli le carni ed ucciderlo per auto-consumazione. Può superare i sei turni al massimo di uno, al termine del quale tutta la parte più esterna del suo corpo - pelle etc - sarà però purificata, carbonizzata dolorosamente - sente il dolore se viene colpito da armi divine, e la sua stessa aura lo è - fino a rendergli quasi impossibile ogni movimento successivo. A seconda dello sforza potrebbe perdere la vista per giorni, essere inerme ed indebolito ed impossibilitato ad usare ogni potere per 48 ore, fino a quando il suo corpo non sia tornato normale. Inoltre, è tremendamente doloroso, oltre che faticoso, tanto da tenderlo a temere davvero di arrivare ai limiti del suo potere..
Due ali fantasma estremamente luminose gli compaiono sulla schiena, di una luminosità fredda bianco-azzurra argento accecante (immagine tagliata). Dopo essersi stabilizzata tutta la sua figura risplende della medesima luminosità, ma nella luce si intravedono i contorni delle ali. Bianco argento, sono cadaveriche e spiumate, distrutte e macchiate di sangue. (può anche non evocarle, è a sua scelta) In questa forma però tutte le sue abilità sono potenziate e invece che essere nere sono bianco-blu accecanti e luminose. Le sue ferite si chiudono dopo un turno e dopo due scompaiono definitivamente, a meno che non si tratti di ferite gravi come la perdita di un baccio. In quel caso, recuperato l'arto e fatto coincidere con la parte mancate originale si saldano dopo un turno. Le sue capacità fisiche sono triplicate, tanto che riesce anche a volare per brevi tratti (massimo tre turni di seguito, poi deve atterrare o plana di suo perchè le ali iniziano a sparire come se fossero un ologramma caricato male. Come se fossero - e lo sono - fantasma. Non possono quindi essere ferite, sono fatte di energia. Alcune armi però possono dissolverle.). La sua velocità e forza triplicano, rendendolo più forte e veloce di un demone. I suoi occhi da rossi diventano per tutta la durata del potere due dischi d'argento senza pupilla, capaci di vedere aure, soprannaturale e linee di potere che non riesce a comprendere o a decifrare... La vista di un angelo potente.
-Può evocare dischi di energia argentea rapidissimi e taglienti (massimo sette) larghi anche mezzometro in grado di fendere il metallo.
-Può evocare una frusta lunga sei metri di energia argentea, una per mano (tre turni)
-Sbattendo le mani fa esplodere verso l'esterno l'aria immediatamente intorno a lui, ferendo considerevolmente qualunque cosa si trovi in un arco di tre metri da lui e rimanendone illeso poichè l'aria intorno al suo corpo, per quindici centimetri, non viene toccata.
-Aumenta capacità fisiche (descritto sopra)
-A contatto con energia oscura il suo potere purifica tutto ciò con cui entra in contatto, annullandone completamente gli effetti ed aumentando i propri. E' molto efficace anche con energia pura, angelica: a contatto con essa la reazione è violentissima, spesso si tramuta in forma di esplosioni incontrollabili. Per controllare queste reazioni di Energia Kai dovrebbe essere infinitamente più esperto, mentre solo Algebal può usare come si deve il suo immenso potere. Di massima, a contatto con luce divina, il potere di Kai si rafforza ed annienta quello dell'avversario non assorbendolo, ma facendolo implodere e regredire ad una forma inoffensiva.
-Kai non deve necessariamente evocare sia aura, occhi ed ali. Le ali compaiono solo in forma completa, mentre gli occhi possono essere evocati senza rientrare nel conteggio dei punti e non portato altri poteri tranne quello della "vista dell'angelo"; Kai vede le linee di energia e la vera essenza di ogni cosa come se fosse Algebal, un angelo superiore, ma non sa che decifrarne una minima parte. Può vedere le aure, le energie di tutti i tipi, ma non ha altri effetti. L'aura, invece, protegge il corpo di Kai da quasi tutto, tranne se stessa. Può distruggere armi quando queste entrano in contatto con essa, assorbire attacchi magici e curarlo, ma quando entra in contatto con il suo sangue nero lo purifica, e quindi fa molto male ogni volta che viene ferito o si cura.

▪ segni particolari aspetto infantile, pelle bianca e in alcuni punti con venature bluacee o violastre, occhi rossi, vistose cicatrici su tutto il corpo e capelli candidi come la neve. Conosce tre lingue a causa dei suoi viaggi. La sua natale, quella del regno ed il francese. Per il resto, ha frequentato un maestro per tre anni, da vivo, quindi sa leggere e scrivere, ma non di più (non sa scrivere in francese).